Ibrida Forlì Video Art Prize 2023

Ibrida Forlì Video Art Prize 2023

«Ci sembrava doveroso istituire un premio dedicato alla videoarte, per dare visibilità agli artisti che lavorano con la sperimentazione audiovisiva e l’ibridazione dei linguaggi. Un riconoscimento per noi molto importante, che ci rende un Festival internazionale a tutti gli effetti. Tutti i premi sono in linea con la visione di Ibrida, che mira non solo a divulgare la cultura della videoarte e delle arti intermediali, ma anche a far crescere gli artisti che iniziano ad approcciarsi a questo tipo di linguaggio.» Francesca Leoni e Davide Mastrangelo

Una giuria internazionale composta da Silvia Grandi (Università di Bologna – Videoart Yearbook), Carlos Casas (Film director) e Gabriel Soucheyre (Direttore Artistico di Videoformes) ha assegnato il premio Ibrida Forlì Video Art Prize a 1 MTH/MIN di Ethann Néon (Belgio), con la seguente motivazione: «Il periodo di lockdown ha spinto molti artisti a sperimentare metodologie basate sulla loro esperienza personale. È il caso di questo video realizzato con un’unica inquadratura, dalla propria finestra: un paesaggio che si muove e accelera in tre mesi presenta un’efficace sintesi di un punto di vista. Un’idea semplice che, elaborata in modo eccellente, riporta la solitudine di un periodo difficile per tutti, ma che invita a riflettere su come si possa trasformare la frustrazione dell’isolamento in un atto creativo».

Sono state inoltre assegnate tre menzioni speciali, una per ciascun giurato.

Silvia Grandi ha menzionato Rage di Katherina Sadovsky (Russia), Carlos Casas ha scelto Hungry Ghost di Guido Devadder (Belgio) e Gabriel Soucheyre ha nominato Inexpressible di Úrsula San Cristóbal (Cile/ Spagna).

È stato infine assegnato il premio ad un artista “under 25” per una residenza a Fabrica, scelto da Carlos Casas: «Particolarmente significativo il premio Fabrica per una residenza artistica al giovanissimo artista Brecht De Cock (Belgio) che ha realizzato Artifacts of you, artifacts of me» concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo «un lavoro eccelso con una poetica delicata e struggente, supportata da grande maestria grafica».

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